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mercoledì 12 novembre 2014

Riforme, mercoledì l'incontro decisivo tra il premier Renzi e Berlusconi

"Il tempo dei rinvii è finito, adesso è il momento di decidere", chiede il premier. La replica di Berlusconi: "Niente diktat, ho il mandato di Forza Italia per trattare con Renzi" 
Faccia a faccia mercoledì alle 18 tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi: in agenda le riforme. "Il problema nel caso specifico della legge elettorale non credo sia Berlusconi ma i suoi, i Brunetta, i Fitto", ha spiegato il premier Renzi a "Porta a Porta". "Credo che Berlusconi voglia fare l'accordo, conviene a tutti che le regole del gioco si facciano insieme poi abbiamo idee diverse sulla giustizia, sul fisco", ha poi aggiunto.

Matteo Renzi e Silvio Berlusconi sono arrivati vicino al punto di rottura. L'incontro di mercoledì alle 18 potrebbe saldare il patto del Nazareno o l'intesa sulle riforme salta.

Renzi: è il momento di decidere - "Il tempo dei rinvii è finito, adesso è il momento di decidere", è l'ultimatum del premier a pochi minuti dall'avvio del vertice di Fi. Per poi aggiungere di aver voluto fare lo "strappo" del ciclista in salita per chiudere la partita ed evitare che qualcuno insista a buttare la palla in tribuna.
Legge elettorale, "impegno a finire il 31/12" - "L'impegno di maggioranza è finire entro il 31 dicembre la legge elettorale al Senato. Adesso corrano, facciano gli straordinari, lavorino sabato e domenica". Così Renzi martedì sera a Porta a Porta. "Entro l'anno bisogna completare anche legge di stabilità e riforma del mercato del lavoro. A gennaio la riforma costituzionale". Il Pd eleggerà il nuovo presidente della Repubblica con FI? "E' prematuro per dirlo ma il metodo che va utilizzato - a memoria ha funzionato solo per Cossiga e per Ciampi - è cercare la maggioranza più ampia possibile. E' il metodo migliore". Renzi: magari Napolitano ci stupisce e va avanti... - "Vediamo cosa accadrà, magari il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano stupirà e andrà avanti molto più di quello che pensa". "Minoranza Pd chiede sempre ma perso Congresso" "La minoranza Pd chiede sempre ma se si chiama minoranza c'è un motivo ed è perché ha perso. Non abbiamo fatto tutto questo lavoro per far scrivere la legge di stabilità a Fassina e quella del lavoro a Damiano", ha ricordato il premier.

Berlusconi respinge qualsiasi diktat nella riunione che suggella la pax con Raffaele Fitto e rilancia l'orgoglio di partito. Gli spazi per un accordo non sono dunque affatto chiusi. Ma la tensione è comunque alta, come dimostra il duello tra Renato Brunetta e Luca Lotti. "Se l'Italicum cambia, il patto non c'è più", spiega il capogruppo azzurro contro le modifiche introdotte alla riforma nel vertice di maggioranza di lunedì notte. "Se Brunetta esprime la posizione di Berlusconi, è inutile incontrarsi", è l'altola' del braccio destro del premier, Luca Lotti.

Il rinvio della calendarizzazione della riforma alla riunione della commissione Affari istituzionali del Senato fa capire come lo stallo della politica si riflette sui tempi del parlamento. Ed e' proprio questa situazione che Renzi è deciso a sbloccare: o Berlusconi condivide il nuovo Italicum, e soprattutto l'accelerazione che mira all'approvazione in aula al Senato a dicembre, o il leader Pd andrà avanti a maggioranza, anche cercando in commissione accordi con le altre opposizioni.

Soglia di sbarramento - I margini di trattativa rispetto all'accordo di maggioranza ci sono ancora. Sia sulla soglia di sbarramento al 3% sia sul rapporto tra eletti con le preferenze e capilista bloccati si può ancora discutere. Le uscite di fedelissimi renziani, come Ernesto Carbone, contro l'ipotesi dell'allargamento dei collegi è un messaggio cifrato a Fi che sul numero degli eletti blindati si può ancora discutere. Imprescindibile per il premier e' il premio di maggioranza alla lista.

"No ai diktat, sì al confronto per la governabilità", è la sintesi su cui Silvio Berlusconi ricompatta, dopo mesi di tensioni, Forza Italia e la fronda guidata da Raffaele Fitto. Un'unità interna che, invece, il leader Pd dovrà cercare di costruire mercoledì sera alla direzione dem. Dalla minoranza, chiarisce il ministro Maria Elena Boschi, "possono arrivare alcuni suggerimenti, ma non può essere la minoranza a decidere".

Berlusconi e la pace con Fitto - L'avvicinamento alle richieste di Fitto, la decisione di rilanciare insieme il partito e il via libera ad un'opposizione dura da parte di Forza Italia alle politiche economiche del governo ha consentito però a Berlusconi di rinsaldare l'asse con l'ex ministro che ha in dote una nutrita pattuglia di parlamentari a lui fedeli.

I due torneranno a vedersi la prossima settimana per mettere mano al restauro del partito.

Forza Italia unita - Il via libera di Fitto al documento approvato all'unanimità dal comitato di presidenza azzurro e' stato il segnale che ha permesso al Cavaliere di poter tornare a contare, almeno per il momento, su tutta la sua sua pattuglia di parlamentari. Sarà proprio forte del peso dei numeri ritornerà a palazzo Chigi per trattare con Matteo Renzi. Berlusconi ha fatto mettere in una nota il fatto che sia solo lui (insieme a Verdini e Gianni Letta) a discutere delle modifiche alla legge elettorale. Un messaggio a palazzo Chigi ma anche a quanti nel suo partito hanno esagerato nei toni, facendo delle dichiarazioni non in linea con il suo pensiero .

La convinzione di Berlusconi è che con Renzi si possa trovare un punto di caduta e che l'accordo di maggioranza non sia blindato. L'ipotesi di intesa è sull'innalzamento della soglia al 4% lasciando invariato il resto, a partire dal premio di maggioranza che per Renzi non è più negoziabile. Insomma piena disponbilità a non rompere l'accordo a patto che ci sia una discussione e non "diktat o imposizioni".

venerdì 22 febbraio 2013

BERLUSCONI, NIENTE COMIZIO A NAPOLI. LA SVIZZERA LO GELA SULL'IMU

La Svizzera gela Berlusconi sull'Imu. Il Cavaliere  ha promesso agli italiani la restituzione dei 4 miliardi di euro sborsati per l'Imu sulle prime case. Miliardi che verrebbero garantiti dalla copertura finanziaria della Svizzera, attraverso un accordo tra Berna e Roma.
Secondo l'ex premier l'accordo è in via di concretizzazione, ma non è dello stesso parere il ministro della Finanza svizzero, Eveline Widmer-Schlumpf: «A causa del periodo elettorale in Italia, considerata l'incertezza sull'esito del voto, al momento è difficile prevedere quando si concluderà il negoziato, iniziato con il Governo Monti». «Anche pensando che l'accordo venga firmato entro quest'anno - ha concluso il ministro elvetico - Non potrebbe entrare in vigore prima del 2015».




BERLUSCONI, SALTA IL COMIZIO A NAPOLI Silvio Berlusconi ha deciso di non prendere parte al comizio di chiusura a Napoli. All'ex premier, a quanto si apprende, sarebbe stato sconsigliato di andare per i problemi causati da una forte congiuntivite e dovendo poi partecipare questa sera all'appello finale in tv.Berlusconi si collegherà a Napoli per un videomessaggio.
DELUSIONE TRA I FAN Le bandiere erano pronte e i fan pure. C'era chi, pur di provare a farsi la foto con Silvio Berlusconi, era arrivato alla mostra d'Oltremare, a Napoli, due ore prima l'inizio dell'intervento. E invece ora è il momento della delusione, soprattutto tra i fan del Pdl, dopo che c'è stata la conferma che Berlusconi a Napoli non verrà. Silverio Formisano, con moglie al seguito, era già più che pronto ad applaudire il suo «eroe».
«Io di Silvio sono innamorato da 20 anni - racconta - voto per lui a prescindere, perchè lui, per tutti noi, rappresenta il futuro. Se ci credo alla storia dell'Imu? Certo, io credo a tutto quello che dice. Mia moglie voleva farsi fotografare con lui, ora non ci resta che vederlo nel videomessaggio». Italo Lento, pensionato, conferma: «Berlusconi è l'uomo del fare. Per voi giornalisti è più facile criticarlo ma noi italiani alle vostre chiacchiere non ci crediamo».
Al padiglione 6 della Mostra d'Oltremare per la chiusura della campagna elettorale di Berlusconi erano arrivate anche molte televisioni straniere: dalla Germania, dalla Svizzera, dalla Norvegia, dalla Francia, ben tre dal Giappone. «Come mai tanto interesse per il comizio di Berlusconi? - Dice la corrispondente della Nippo Tv Sachiko Higashida - perchè in Giappone Berlusconi rappresenta un simbolo, del bene e del male. Per la verità i giapponesi a noi chiedono questo: ma perchè gli italiani votano Berlusconi?».

APERTO UN FASCICOLO SULLA LETTERA La procura di Roma ha aperto un fascicolo intestato 'atti relativi à, ossia privo di ipotesi di reato e di indagati, in merito al caso della lettera sul rimborso Imu, a firma Silvio Berlusconi, recapitata a numerosi cittadini. Il fascicolo ha preso spunto da un esposto del candidato alla Regione Lazio di Rc, Gianfranco Mascia.
Secondo Mascia, dietro la lettera sul rimborso Imu si cela una sorta di voto di scambio. L'esponente di Rivoluzione Civile, ha chiesto, con un esposto presentato due giorni fa alla procura, di valutare l'eventuale sussistenza di profili penali. I reati ipotizzati dal candidato alla Pisana sono quelli di truffa e di violazione dell'articolo 97 del Testo Unico della Legge Elettorale.

BERSANI: DA NOI SCELTE RADICALI Alla vigilia del voto, l'augurio di Pier Luigi Bersani, ospite al forum dell'ANSA, è una citazione in latino del poeta Catullo: il 25 febbraio «sia un giorno da ricordare» per l'Italia e anche per il centrosinistra. Il candidato premier del centrosinistra mostra fiducia e azzarda previsioni sull'esito elettorale. Se rivendica di «non aver mai sottovalutato Grillo» a differenza di altri partiti, l'impressione da sempre è che «è una colossale eresia» che l'elettorato di destra in fuga si rifugi nel centro di Mario Monti che non farà «faville».
Dopo una campagna elettorale breve ma non meno pesante, il leader democrat sostiene di non portare il segno delle offese degli avversari. «Io sono molto tollerante e non mi offendo mai, neanche per gli insulti», assicura Bersani che si dice invece «molto preoccupato» dal rischio che l'antipolitica di Grillo vinca «sulle macerie» e impedisca che dalle urne esca «un governo del cambiamento».
Cambiamento che Bersani intende avviare se vincerà con un riformismo «temperato nel tratto ma piuttosto radicale nelle scelte» con un metodo che unisca «un cambiamento con coraggio ma in modo da creare fiducia e rassicurazione». Un governo che prenda per le corna il problema della crescita dopo la cura del rigore: «Io sono contro le manovre. Il deficit inizia ad essere sotto controllo ma è l'economia reale che non va», è l'analisi del leader Pd anche alla luce degli ultimi dati sulle stime di crescita del Pil, rese note dalle previsioni economiche invernali della Commissione Ue.
La sfida è rilanciare la crescita, mantenendo i vincoli di bilancio firmati con l'Europa pur in un impegno a correggere la rotta europea. «Intendo mantenere - garantisce Bersani - i patti finchè restano tali ma cercando anche di ragionare assieme agli altri in Europa per dire: cerchiamo di riflettere ed avere un atteggiamento un pò più simile - seppur nelle condizioni diversissime che ci sono - agli Stati Uniti». L'ossatura del rigore «va mantenuta ma a quella traiettoria vanno aggiunti investimenti per il lavoro». Ma per realizzare le riforme la condizione fondamentale è la governabilità.
Sull'esito elettorale il leader democrat è consapevole che pende la spada di Damocle dell'exploit del M5s. «Grillo è stato sottovalutato ma non da me - incalza il leader Pd - è da un bel pò che denunciavo questa disaffezione della gente. Perchè noi abbiamo fatto le primarie? Il Pd è stato l'unico a fare un gesto per riavvicinare la gente alla politica». Se il comico genovese preoccupa perchè il rischio è che «questo cambiamento porti un cumulo di macerie», l'avversario del Pd resta il Pdl con la Lega.
«Non ho la sfera di cristallo - afferma Bersani - penso che i nostri avversari siano il Pdl e la Lega perchè sono loro che ci hanno portato fin qui». Se il candidato premier del centrosinistra non sottovaluta «la destra perchè- dice - so che c'è», Bersani pensa che sul centro troverà confermate le sue previsioni: «Ho sempre pensato che il centro non potesse incrociare qualche sommovimento profondo nel paese, penso sia una colossale eresia. L'elettorato di destra in fuga non va a inseguire le posizioni moderate. Ho sempre pensato che comunque il risultato di una formazione centrista non avrebbe fatto faville».

CASO RUBY, LISA BARIZONTE HOT IN AULA: "HO BACIATO BERLUSCONI ALLA FRANCESE"

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«Ho baciato in bocca Berlusconi ed è stato un bacio 'alla francese'». Lo ha raccontato Lisa Barizonte, una delle ragazze presenti alle feste ad Arcore, testimoniando nel processo sul caso Ruby a carico di Emilio Fede, Lele Mora e Nicole Minetti.
«Con il presidente - ha aggiunto la ragazza cubana - facevo anche discorsi su cose sessuali perchè lui è un amico, ma non ho mai ricevuto da lui avances sessuali». La giovane ha spiegato di aver ricevuto da Berlusconi «gesti d'affetto, coccole e poi sono stata io che l'ho voluto baciare».
Al procuratore aggiunto di Milano Pietro Forno (in aula assieme al pm Antonio Sangermano) che le chiedeva se avesse mai avuto rapporti sessuali con l'ex premier, la ragazza ha risposto: «No, con il presidente facevo magari discorsi anche su cose sessuali come con un amico, e con lui mi sono scambiata solo un bacio di affetto, ma non ho mai ricevuto avances sessuali».
Poi il presidente del collegio della quinta sezione penale, Annamaria Gatto, ha chiesto a Barizonte 'precisazioni' su quel «bacio» con l'ex presidente del Consiglio. La ragazza, a quel punto, ha chiarito che si è trattato di un «bacio in bocca 'alla francese' e sono stata io che l'ho voluto baciare».
Berlusconi, ha raccontato ancora la testimone, «aveva raccontato una barzelletta ed io prima gli ho detto 'sei un grande' e poi l'ho voluto baciare». Con lui, ha aggiunto, «parlavo anche di cose personali, anche sessuali e lui mi coccolava e dimostrava affetto».
La Barizonte, una delle ragazze che avrebbero partecipato, secondo l'accusa, ai presunti festini a luci rosse ad Arcore, riceve ancora il versamento mensile di 2.500 euro da parte di Silvio Berlusconi. «Ho ricevuto l'ultimo bonifico - ha chiarito - lo scorso gennaio». I versamenti, come ha spiegato la teste, vanno avanti dal marzo dello scorso anno. Diverse ragazze hanno già parlato di questi bonifici mensili.

martedì 18 dicembre 2012

Francesca Pascale impreuna cu Silvio Berlusconi de doi ani

Emilio Fede intervistato de "Messaggero",descrie legatura de iubire dintre Silvio Berlusconi si Francesca Pascale .O persoana "positiva" si chiar "orgolioasa pentru ca a cucerit increderea si afectiunea Marinei".
Jurnalistul Emil Fede spune ca nu este fata senzuala, Francesca e fata care sia propus sa il protejeze pe Silvio Berluscomi. Povestea lor dureaza de mult si o stiau multi.